La Flat Tax al 10 % introdotta in Bulgaria nel 2007 è che ha contribuito molto alla crescita economica e’ stata messa in discussione con la presentazione di un disegno di legge volto all’introduzione della tassazione progressiva a scaglioni. Non è la prima volta che il parlamento bulgaro discute del cambiamento della normitiva sul l’imposizione fiscale anche se molti sono contrari all’abolizione della Flat Tax in bulgaria perché ha sostenuto la crescita economica e gli investimenti esteri negli ultimi anni. L’associazione del capitale industriale in Bulgaria (BICA) si è opposta alla legge che modifica la legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche introdotto da MP Mihail Mikov, che ha proposto l’abolizione della Flat Tax e proposto l’introduzione di un’imposta progressiva. Questa è la posizione del BICA espresso in alcune lettere inviate al Comitato del bilancio e delle finanze sul lavoro, sociale e politica demografica. Nella comunicazione inviata l’associazione sottolinea la flat tax è una conquista, è chiara, facile da applicare, semplice da amministrare e da controllare. I costi associati alla raccolta e controllo sono i più bassi possibili rispetto a tutte le altre forme di tassazione. La flat tax è un potente fattore per alleggerire l’economia. Dopo averla introdotta è migliorata in modo significativo. Allo stesso tempo, viene richiamata più volte come un serio argomento per attirare investimenti stranieri, fornendo un vantaggio competitivo delpa Bulgaria. L’ imposta e’ sostanzialmente piatta ed è la stessa per tutti – chi guadagna di più paga di più, ma in tutti i casi, la percentuale è la stessa. La società deve rendersi conto che le persone con redditi più alti godono di meno fondi pubblici di quelli con i redditi più bassi (che ha politiche di sostegno), quindi l’imposta sarebbe regressiva, non progressiva. La solidarietà impone una tassa piatta come uno strumento che ha dimostrato la sua efficacia. E’ opinione dell’associazione che la tassazione progressiva è più complessa da amministrare, più costosa e difficile da attuare e porterà ad opposto del risultato desiderato e aumenterà il reddito non dichiarato, l’economia sommersa e il nero, i costi di gestione significativamente più alti e più bassi tassi di raccolta. Per un funzionamento sostenibile, è necessario mantenere un sistema conservativo sulle imposte, la normitiva fiscale ha bisogno di un quadro normativo stabile e prevedibile, piuttosto che cambiamenti drastici ogni pochi anni. Anche sulla base di queste argomentazioni l’associazione ha chiesto che il disegno di legge dovrebbe essere respinto.